Viviamo in un'epoca in cui duecento milioni di fotografie vengono realizzate ogni ora. La maggior parte poi viene caricata online, modificata, condivisa, archiviata nella marea infinita del visibile e del registrato insieme a miliardi di immagini generate da intelligenze artificiali addestrate sullo stesso repertorio del gi? visto. Nel 1840, un anno dopo l'invenzione della fotografia, il pittore Paul Delaroche esclam?: 'D'ora in poi, la pittura ? morta'. La fotografia era pi? veloce, economica e realistica: la sua invenzione emancip? i pittori dalla realt?, aprendo la strada a tutte le forme dell'arte futura. Oggi i fotografi si trovano di fronte alla stessa prova affrontata dai pittori quasi due secoli fa. Possono essere altrettanto radicali? Possono fare in modo che la fotografia continui a essere un testimone credibile del reale? L'immagine fotografica pu? trasformarsi in qualcosa di prima impensabile? Fred Ritchin scrive un'analisi lucida e documentata sul destino della fotografia nell'epoca dell'intelligenza artificiale. L'occhio sintetico ? uno strumento imprescindibile per interpretare criticamente il nuovo contesto visivo contemporaneo.