Serge Latouche, economista bretone che a oggi preferisce definirsi filosofo, ci racconta la sua idea di crisi, analizzando il rapporto tra ecologia, economia e filosofia in un interessante e denso dialogo palermitano con uno degli antropologi pi? contemporanei del momento, il siciliano Franco La Cecla. Durante la conversazione emerge che quello che sta accadendo in campo ambientale, economico e sociale, ? di fatto il risultato di una concezione di progresso che non tiene conto dei limiti naturali e temporali della realt?, che alla cooperazione tra gli umani preferisce competizione e conflitto. Secondo Latouche, invertire la rotta prima di emergenze e disastri a cui potrebbero corrispondere svolte autoritarie forse ? ancora possibile, ma ci? implica un cambiamento culturale e una presa di coscienza urgente e di portata globale. La parola "decrescita" ? stata scelta in maniera provocatoria, uno slogan coniato da Serge e da una serie di pensatori affini, discepoli di Ivan Illich all'inizio del nuovo millennio, per porre attenzione alla necessit? di uscire non dalla crescita, ma dalla societ? della crescita. Una conversazione a due voci ricca di stimoli e suggestioni, dove si afferma la necessit? di imparare a ricostruire i rapporti sociali ascoltando davvero quali siano i reali bisogni umani e abbandonando la fame di consumo infinito a favore di una consapevolezza collettiva per decrescere serenamente senza estinguersi come specie. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.