L'espressione pax romana (o pax augusta) evoca un periodo di pace ininterrotta nei vasti domini sottoposti all'autorit? romana: Lindsay Powell decostruisce questa immagine non congruente con la realt? storica, ripercorrendo il lasso di tempo dal 31 a.C. al 12 d.C., durante il quale quasi ogni anno vide l'esercito romano in azione da qualche parte, si trattasse di combattere nemici oltre le frontiere per raid punitivi o di vere e proprie conquiste, oppure di contrastare banditi o sopprimere rivolte interne. E nello stesso tempo Augusto riusc? quasi a raddoppiare le dimensioni dello Stato, pur essendo un comandante di seconda categoria, noto per la salute precaria che lo accompagn? anche nel corso delle campagne cui prese personalmente parte. Come fu possibile? Aveva davvero una grande strategia? L'autore mette in luce mirabilmente proprio le capacit? di Augusto come stratega e comandante in capo, in grado di cambiare le istituzioni militari per implementarne l'efficacia e concentrare il potere nelle sue stesse mani, anche attraverso una cerchia di collaboratori devoti e abilissimi, capaci di conseguire importanti obiettivi e disponibili a lasciarne il merito all'imperatore. Prefazione Karl Galinsky. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.