Uno strano destino - ma non insolito in un paese di poca memoria come Sciascia diceva essere il nostro - coinvolge la fortuna letteraria di Gian Carlo Fusco. Scrittore apprezzato dai molti che l'abbiano letto, giornalista di memorabili cronache, non compare nelle enciclopedie e nelle storie della letteratura. Eppure, tre dei suoi libri almeno, "Duri a Marsiglia", "Guerra d'Albania", e questo "Le rose del ventennio" (pubblicato per la prima volta alla fine degli anni Cinquanta), sono di quelli dotati del potere di incidere, con l'efficacia del proverbiale, ricordi deliziosi e deliziati, che la vita quotidiana risuscita di continuo nonostante il passare del tempo e per quanti cambiamenti trascorrano negli ambienti e nella storia. Das Urheberrecht an bibliographischen und produktbeschreibenden Daten und an den bereitgestellten Bildern liegt bei Informazioni Editoriali, I.E. S.r.l., oder beim Herausgeber oder demjenigen, der die Genehmigung erteilt hat. Alle Rechte vorbehalten.